Non si è accontentato di riempire le sale dei nostri cinematografi togliendo spazio a opere di maggiore valore e con maggiore bisogno di visibilità, come Humandroid e Furious 7, Moretti e il suo filmetto sulla mammina, hanno dovuto pure rovinare il prossimo festival di Cannes.
Ma d'altronde cosa c'era da aspettarsi da una kermesse che lo ha già premiato in passato (insieme a extracomunitari, omosessuali, parrucconi e rompicoglioni dei centri sociali) nominandolo persino presidente di giuria? Sappiamo già quindi chi si porterà a casa la, non più tanto, ambita palma d'oro sempre più rossa e schierata politicamente.
Un film sulla mamma, a 60 anni suonati, come neanche un bambino dell'asilo quando deve fare il primo tema, il primo pensierino. Moretti è bollito da anni e dopo essersela presa con i potenti (Berlusconi, il Papa, il mondo dei sub) adesso piange e inveisce contro la mamma. Ci fa quasi pena.
Perchè Cannes non propone una volta tanto un divertimento sano e apolitico? Perchè questi mattoni pretenziosi, intellettualoidi, queste pappe retoriche? Non meraviglia poi che la gente preferisca andare al mare, o a farsi una giro sulla croisette piuttosto che andare al cinema (al cinema poi di giorno...mah).
Quando Cannes sceglierà di accogliere film premiati dal pubblico, come i film di Salemme, quelli di Boldi o quelli di Zalone, allora si meriteranno un po' di attenzione.
Godetevelo il vostro Moretti, per altro già in sala, quindi da squalificare secondo un regolamento da noi appena inventato
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